Recensioni dei libri sulle mensole di casa mia (e altre cose nei paraggi)

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In cucina con Patricia Highsmith

In Libri sulle mensole on 9 giugno 2009 at 13:07

Potrei paragonare i racconti contenuti nel libro di Patricia Highsmith, “Piccoli racconti di misoginia”, al Sushi che ho mangiato per la prima volta a New York e che mai rimangerei neanche se mi trovassi per esempio a Budrio. Naturalmente è solo una questione di gusti, ma a me di racconti nudi e crudi fatti così, senza neanche un briciolo di speranza intorno se non quella salsa verde che pizzica, mi fanno pensare che a volte è meglio restare digiuno con solo i rumori del proprio stomaco di contorno.misoginia 

Però solo con i rumori del proprio stomaco di contorno non ci puoi rimanere tutta la vita, e allora finisci per andare in cucina a prepararti qualcosa di alternativo al Sushi, ritrovando però nel frigo soltanto delle palle di cannone e delle carote, ovvero un’altra trasposizione culinaria del libro della Patricia Highsmith, che chiariamoci è scritto bene, ma se per sfamarti devi prendere una grattugia e poi grattugiare le palle di cannone insieme alle carote, senza neanche una fogliolina di insalata di contorno, io torno ai rumori dello stomaco.

Comincia così: un uomo chiede la mano di una donna e gli arriva la mano in una scatola. Prosegue così: una coppia di ballerini esegue in un locale il loro pezzo forte dove lui fa finta di strangolarla, e poi per gelosia la strangola per davvero. Poi ci sono altre storie che non per svelare nulla a nessuno, ma i protagonisti in questo libro muoiono tutti, a parte il racconto che nella mia edizione – che non è questa qui a fianco – inizia a pagina 41, dove non muore nessuno, oppure il racconto dopo, quando ancora una volta non muore nessuno, ma stanno tutti male, e insomma alla fine non è vero che i protagonisti muoiono tutti, la verità è che il libro della Patricia Highsmith io non l’ho neanche finito, perché sebbene trattasi di libro consigliato a sua volta da una persona di fiducia, la verità è che da oggi mi fido un po’ meno.

Questa recensione è incompleta, ma d’altronde anche il mio frigo non è da meno.